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Titolo. Bolle [RIPOSTAGGIO]
Fandom. One Piece
Personaggi. Roronoa Zoro(/Monkey D. Rufy), Bartholomew Kuma
Rating. PG13
Warning. pre-slash, drama
Conteggio Parole. 287 (FDP)
Beta-reader. //
Riassunto. Non si era mai sentito tanto vicino a lui come in quel momento.

Disclaimer. One Piece è di quel geniaccio di Oda (che l'ispirazione mai lo abbandoni *amen*) e degli aventi diritto. Io mi limito a prendere i suoi personaggi, torturarli fino all'osso e poi restituirglieli così che lui possa riprendere a giocarci, far perdere loro litri di sangue nei combattimenti e riempirli di cicatrici. Siamo molto simili io e Eiichiro-kun *annuisce*.
Note. Ambientata nel capitolo 485 (volume 50, se non sbaglio) dove Zoro salva il capitano dall'attacco di Bartholomew Kuma (Orso nella versione italiana) sacrificandosi al suo posto. Mi piacerebbe pensare a questo drabble come a un missing moment ma purtroppo dubito molto che le cose siano potute andare come le descrivo io *sigh*



La scarica di dolore che lo percorse non appena le sue mani furono all'interno della bolla rischiarono di fargli scappare un grido, ma Zoro strinse i denti e continuò ad avanzare... finché una mano enorme non lo prese per un braccio e lo tirò fuori a forza dalla sfera che lo stava risucchiando.
“No, non questa.” Kuma allungò una mano verso la bolla; quando la ritirò ce n'era una più piccola sul suo palmo, circa il triplo più grande di quella che aveva dato a Zoro pochi minuti prima.
Il ragazzo la guardò confuso, chiedendosi quali fossero le intenzioni del cyborg.
“Questa basta.” Bartholomew Kuma lasciò fluttuare la sfera verso lo spadaccino.
Zoro lo squadrò con rabbia. “Se Rufy può sostenere quel dolore – indicò con un cenno della testa la bolla più grande – posso farlo anch'io. I patti non erano questi.”
Kuma lo fissava, indecifrabile. “Ti sto solo dando ciò che puoi sopportare, spadaccino. Non dispiacerti per la misericordia che ti mostro.”
Zoro emise un sospiro che sembrava più uno sbuffo irritato e mosse un passo verso la bolla.
“Devi amarlo molto.” Zoro si voltò stupito a guardare il cyborg che fece un cenno con la testa verso il luogo dove giacevano svenuti gli altri.
Dove giaceva Rufy.
Zoro rimase per qualche secondo con lo sguardo fisso in quella direzione, poi si voltò di nuovo verso la bolla e iniziò a penetrarla con entrambe le mani.
C'erano il dolore e lo sfinimento di Rufy in quella bolla, pensava mentre fitte iniziavano a irradiarsi lungo i nervi come ardenti scariche elettriche.
Non si era mai sentito tanto vicino a lui come in quel momento.
Kuma si allontanò, rapido e silenzioso; appena ebbe raggiunto la costa di Thriller Bark un urlo straziante di agonia percorse l'aria come un tuono.